Droni professionali: perché (e come) mettersi in regola

feb 28, 2017

Dalla Dichiarazione di Rispondenza ai Centri di Addestramento: quali sono le novità per mettere in regola il proprio drone e la propria attività di pilota? E come e perché adeguarsi?

Non è certo più un segreto per nessuno: per lavorare con droni professionali ed effettuare operazioni specializzate (non amatoriali) non critiche non basta essere bravi piloti, non basta avere un buon drone professionale e... non basta neanche avere il patentino di pilota riconosciuto da ENAC: serve una cosa molto importante cioè il riconoscimento enac del tuo drone.

Con le nuove direttive, secondo quanto stabilisce l'articolo 11 del regolamento dell'Ente Aviazione Civile, per operare in aree non critiche a scopi professionali bisogna compilare ed inviare in forma auto dichiarativa, la "dichiarazione di rispondenza" ai requisiti di legge, nella quale si auto-attestano le caratteristiche del proprio mezzo di lavoro e anche che l'operatore ha rispettato tutti gli obblighi richiesti dall'Ente.

In realtà questa nuova regola non fa che rendere più semplici alcune procedure autorizzative almeno per le operazioni non critiche. Ma chiediamoci prima:

Che cosa è la Dichiarazione di Rispondenza?

La Dichiarazione di Rispondenza, da compilare per conformarsi al regolamento dell'Ente per l'Aviazione Civile, è prima di tutto una procedura attraverso la quale il proprio drone viene registrato in modo da essere sempre identificabile (ovviamente con esso lo è anche il pilota); infatti questa certificazione non riguarda solo il drone che utilizzerai ma è anche una dichiarazione, che verrà regolarmente registrata, sugli oneri rispettati dal pilota, partendo dalla dalla scuola di volo fino alle visite mediche.

Questa procedura, se da un lato sembra aver leggermente aumento gli oneri a carico dei piloti in merito alle dichiarazioni e auto certificazioni, in realtà non ha che snellito le procedure per l'autorizzazione in aree non critiche nonché il riconoscimento dei tantissimi tipi di droni in ingresso sul mercato, in particolare i camera drone compatti ma altamente professionali sempre più usati e richiesti.

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Come mettere in regola il proprio mezzo?

ENAC è abbastanza rigorosa in merito alla registrazione e regolamentazione del mezzo utilizzato, ma in compenso l'iter da seguire è semplice. Tuttavia è indispensabile seguirlo con attenzione ed essere precisi in tutte le parti affinché la registrazione vada a buon fine.

Per questo l'ENAC ha pubblicato sul proprio sito una serie di risposte alle domande più comuni che mettono più in difficoltà chi procede alla compilazione.

A questo link è possibile trovare sia il modulo da compilare, con indicazione delle modalità di compilazione e dei documenti da inviare all'indirizzo pec dell'ente. Qui troverai anche una serie di domande frequenti con relative risposte per sciogliere ogni dubbio.

Prima di compilare ed inviare il modulo è però necessario registrarsi (e ovviamente registrare i propri droni professionali) al sito www.d-flight.it  al fine di ottenere il QR CODE, una cosa molto importante perché sarà la "targa" del tuo drone: si tratta infatti proprio di una targhetta identificativa da apporre sul mezzo che sarà agli occhi della legge un'impronta digitale del tuo drone.

Una volta inviato il modulo correttamente tramite pec, potrai tenere sotto controllo lo stato della tua registrazione (cioè se è andata a buon fine) e l'elenco ufficiale Enac degli operatori e dei mezzi riconosciuti e delle dichiarazioni inviate dagli operatori .

Perché è importante mettere in regola il drone con un riconoscimento enac?

Sappiamo che queste novità sono solo alcune delle importanti news del mondo Enac, che ha sancito quali sono i Centri di Addestramento autorizzati a rilasciare patentini e ad aggiornare i riconoscimenti emessi con la normativa precedente (Aerialclick è il primo nel Sud Italia. info@aerialclick.com) e quali sono le novità all'interno dell'iter formativo generale per il rilascio.

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Tutte queste modifiche, che hanno comportato a dire il vero anche non pochi rallentamenti in tutto il settore in Italia per diversi mesi, sono servite in realtà per regolamentare un mercato in costante evoluzione, in cui i nuovi modelli di droni sono sempre più numerosi e in cui crescono a dismisura anche le esigenze professionali degli Operatori SAPR.

Riconoscendo il tuo mezzo attraverso questa procedura di auto certificazione potrai operare in aree non critiche nel rispetto della normativa ed essere concorrenziale, garantendo sicurezza ai tuoi clienti oltre che, ovviamente, evitando di incorrere in importanti sanzioni.

Ovviamente sarà anche necessario aggiornare il tuo patentino presso un CA (Centro di Addestramento) autorizzato, in modalità ridotta a seconda di quanto stabilito insieme al CA stesso (addirittura fino, in alcuni casi, al totale esonero per le operazioni non critiche) se al consuntivo di 72 missioni e 12 ore di volo nella categoria per cui si richiede riconoscimento.

Ricorda che il riconoscimento del mezzo serve anche per i droni compatti e al di sotto dei 300 grammi, per quanto per pilotarli non sia necessario il riconoscimento del pilota!

Hai domande o dubbi in merito al riconoscimento del tuo drone? Hai già letto le domande frequenti sul sito di ENAC ma non hai trovato la risposta alla tua specifica domanda? Oppure vuoi ragguagli sull'aggiornamento del tuo patentino secondo la nuova normativa? Scrivici via e-mail (info@aerialclick.com) o su Facebook .

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