Prima o poi, lavorando con i droni, potrebbe capitare la necessità di portarlo con noi in un viaggio.
Prima o poi questo viaggio potrebbe essere diretto in un posto lontano o comunque impossibile da fare con auto o treno.
Prima o poi potremmo avere la necessità di portare in aereo il nostro drone.
Niente paura, è una pratica sempre più diffusa e basta seguire poche regole per non avere (e non creare) problemi.
Chiunque sia abituato ai viaggi in aereo saprà bene che trasportare attrezzature di lavoro di un certo volume e di una certa fragilità può essere complesso e ciò vale ancor di più per attrezzature di forma non regolare e con diverse componenti elettroniche, come nel caso dei nostri multicotteri.
Vediamo insieme cosa dobbiamo tenere a mente prima di portare il nostro drone su un aereo e quindi come far sì che non vi siano problemi nel trasporto.
Stiva o bagaglio a mano?
Per quanto riguarda il corpo macchina, è possibile portarlo sia a bordo che imbarcarlo in stiva.
L'importante è, in entrambi i casi, che la custodia sia
- adatta a tollerare urti e a tenere il drone in sicurezza
- in linea con le norme di trasporto bagagli della compagnia con la quale voliamo.
Se decidiamo di portare il drone con noi in cabina, è importante che la valigetta che lo contiene sia conforme alle misure standard della compagnia sul bagaglio a mano.
Ovviamente sconsigliamo le compagnie low cost. Non solo perché le misure standard di trasporto dei bagagli a mano sono spesso troppo restrittive per i droni, soprattutto se professionali, quindi più grandi, ma anche perché ultimamente e sempre più spesso il personale di bordo, al momento dell'imbarco, chiede ai clienti con bagagli più grandi di mettere il bagaglio a mano in stiva per questioni spazio e velocità nelle manovre pre-decollo. Vero è che ci si può rifiutare, specificando che stiamo trasportando attrezzi di lavoro molto delicati e che comunque abbiamo regolarmente acquistato un biglietto con bagaglio a mano, ma di fatto ci si affida sempre alla fortuna di trovare personale ragionevole.
Se invece decidiamo di imbarcarlo, è importantissimo scegliere un involucro/valigia che sia ben resistente agli urti, meglio se a tenuta stagna, (perché come molte e molti ben sanno, i bagagli da stiva non sono proprio gli oggetti sottoposti ai migliori trattamenti).
Nel riporre il drone nel suo case è consigliabile rimuovere eliche, videocamera e gimbal e posizionarli accanto o sotto al drone, avvolti da materiale da imballaggio, nelle apposite valigette rigide internamente foderate di schiuma.
Ulteriore consiglio per chi decide di imbarcare il drone in stiva: il metodo della matrioska.
Questo consiste nel mettere il drone nella valigetta e la valigetta in una valigia rigida più grande.
Questo metodo ha una doppia utilità: da un lato parerà ulteriormente gli urti e sarà ulteriore garanzia per il nostro drone, dall'altro il nostro prezioso (e costoso) macchinario di lavoro apparirà come un comune bagaglio, quindi meno soggetto a furti mirati.
Attenti alla batteria!
La batteria merita un delicato discorso a parte. Infatti, dal momento che sugli aerei non è consentito imbarcare in stiva le batterie lipo per via dell'alto rischio infiammabilità, dovrai rimuoverle dal drone e portarle nel bagaglio a mano, in un contenitore ignifugo.
Preferibile non portare come bagaglio a mano più di una sola batteria da 8000 mah: non sempre ci sono controlli e problemi ma se portiamo più di una batteria il personale ha facoltà di farci lasciare a terra quelle che eccedono l'unità.
In generale, soprattutto le prime volte, ti consigliamo sempre di
- Chiedere (per iscritto, magari via mail) alla compagnia aerea informazioni dettagliate e aggiornate in merito al trasporto di droni e batterie al litio.
- Informarti tramite gli uffici aeroportuali degli eventuali permessi doganali da richiedere nel paese d destinazione.
Case, valigette, trasportini.
Se prevedi di fare più viaggi in aereo nel corso dell'anno, in cui ti sarà necessario portare con te il tuo drone, ti consigliamo di acquistarne uno che già abbia in dotazione un'apposita valigia adatta al trasporto in aereo (come nel caso di Yuneec Q-500 , Yuneec Thyphoon H e del nostro prezioso Black Hunter) o di fartene fare una ad hoc da una ditta specializzata.
Inoltre esistono in commercio dei modelli di valigette autopressurizzate, molto usate soprattutto per il trasporto di materiale fotografico fragile. Il costo medio per un buon prodotto va dai 150 ai 250 euro.
Repetita iuvant: occhio alle norme del paese di destinazione
Forse è scontato, forse no. Noi lo ripetiamo perché non ci stanchiamo mai: in ogni paese vigono regole diverse (a volte leggermente a volte pesantemente) in merito all'utilizzo di droni. Prima di far volare il tuo e lavorare all'estero devi essere certo di conoscere e rispettare le norme vigenti del corrispettivo nazionale del nostro ENAC.
Buon viaggio!
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