Normativa droni e classi A1, A2, A3: come volare in regola?

feb 22, 2021

Cambiano le norme che regolano l’utilizzo dei droni e le novità sono state rese note dall’ENAC già da diversi giorni.
Alla normativa italiana subentra quella europea (EASA)
, quindi tutti gli operatori interessati dal 1 gennaio 2021 dovranno rispettare le nuove regole imposte dalle leggi europee ed apportare le eventuali modifiche per poter operare nel pieno rispetto della legge.


Ecco cosa cambia e cosa rimane invariato almeno per adesso:

- Fino al 01 gennaio 2023 i droni attuali che sono no possiedono una marcatura di classe si possono utilizzare nelle “Limited Open Category” – categoria sulla quale le autorità nazionali possono richiedere al pilota requisiti aggiuntivi. Tuttavia secondo quanto si apprende dal regolamento UAS-IT, l’ENAC ha deciso di allinearsi alle norme europee, senza chiedere altri requisiti ai piloti di droni senza marcatura. Precisamente, secondo il regolamento ENAC in questa categoria rientrano i mezzi di piccola dimensione che possono essere pilotati da tutti, droni generalmente utilizzati per divertimento e svago.

I requisiti da rispettare per poter essere inquadrati in questa categoria sono i seguenti:

  • Volare solo a vista (VLOS)
  • Altezza massima di volo: 120 mt.
  • I voli devono una massa massima al decollo inferiore ai 25 kg.
  • I droni devono essere in possesso del marchio CE.

 

Le classi della categoria Open e le regole da rispettare secondo il regolamento EASA

Nel caso in cui non vengano rispettate queste condizioni (anche solo una di esse), il regolamento EASA stabilisce che si rientra nella categoria “Specific” ed in questo caso i requisiti cambiano per ogni classe.
Esistono infatti delle sottocategorie della categoria “Open” e si differenziano in base alla posizione di volo del drone rispetto alle persone:

  • Sottocategoria A1: voli che si svolgono sopra le persone.
  • Sottocategoria A2: voli che avvengono vicino alle persone.
  • Sottocategoria A3: voli che si svolgono lontano dalle persone.

Per rientrare nella sottocategoria A1 si possono eseguire dei voli solo con droni che hanno un peso inferiore ai 250 g come il DJI Mini 2 oppure con droni che hanno dai 250 ai 900 g dotati della marcatura CE. In questa classe rientrano anche i voli che si svolgono sopra i centri urbani.

Il primo requisito previsto per poter volare nelle sottocategorie A1-A3 consiste nel frequentare un corso online (fortemente consigliato) che deve essere poi seguito anche da un esame online (necessario per ottenere l'attestato da pilota). Sono esenti da questo requisito coloro che volano con droni di peso al decollo inferiore ai 250g che sono autocostruiti o commerciali.
Nella sottocategoria A3 rientrano tutti i droni che non rientrano nelle altre classi: droni costruiti autonomamente con un peso superiore ai 250g, droni che hanno più di 900 grammi di peso al decollo (se non si è in possessi di attestato A2) e bisogna volare distante a 150 metri da edifici e persone non coinvolte.

Se un drone ha un peso maggiore di 900 grammi ed è dotato di un nuovo marchio CE può volare anche vicino alle persone, ma soltanto se il pilota ha svolto e superato un test teorico ed è in possesso del patentino A1-A3 ed ha conseguito successivamente l'attestato A2 in modalità proctored.

Il nuovo marchio CE è la nuova etichetta (classe) che è seguita da un numero che sta ad indicare la sottocategoria nella quale rientra il drone. Ad esempio: CE-01, CE-02, CE-03.



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