Volare con un drone: 3 modalità per volare ai limiti dell’incredibile

mar 18, 2014

Come volare in maniera totalmente sicura ed effettuare dei servizi professionali dall'alto

Sei un fotografo, un geometra o in ingegnere e vuoi far crescere la tua attività grazie all’uso di droni ma hai paura di pilotarli?

Seguimi e ti farò scoprire come oggi pilotare un drone è più intuitivo di quanto si pensi e non richiede grosse competenze.

Tieni in mente la parola “flight modes” (tradotto in italiano “modalità di volo”) e pilotare il tuo prossimo drone sarà un gioco da ragazzi!

Oggi sul mercato puoi trovare diversi tipi di droni, alcuni piccoli, altri più grandi, altri con elettroniche molto semplici e difficili da pilotare, altri tecnologicamente molto complessi ma al contempo semplici da utilizzare.

Come puoi superare la tua paura di pilotare un drone senza spendere un capitale in costosi corsi di pilotaggio?

Come ben sai molto spesso pilotare un drone non è un gioco da ragazzi. Normalmente ci vogliono mesi ed anni di esperienza, corsi, “incidenti”, atterraggi pesanti… insomma un percorso lungo!

Ed è a questo punto che entra in scena l’elettronica avanzata! Grazie alle nuove tecnologie si può imparare a pilotare un drone in poche ore e con un numero di atterraggi pesanti prossimo allo zero!

Cosa sono questi flight modes?

I flight modes sono i modi automatici per volare in totale sicurezza. Alcune elettroniche ne hanno poche (vedi i NAZA serie base), altre ne hanno un numero sterminato (come le elettroniche APM). Vediamo insieme 5 flight modes che ti aiuteranno a pilotare il drone senza complicarti la vita.

Modo “stabilizzato”: è la modalità principe del volo con il drone, al contempo quella più difficile da gestire. In questa modalità il pilota deve controllare ogni aspetto del volo, dalla quota al rollio, dalla posizione del drone alla manetta dei motori.

Modo “altitude hold”: è la modalità usata da chi vuole pilotare un drone in maniera intuitiva correggendo però gli effetti atmosferici (in primis il vento). In questa modalità il drone mantiene fissa la quota mentre il pilota lo comanda nel piano. Il drone si comporta un po’ come una macchinina radiocomandata situata ad una certa altezza da terra.

Modo “Loiter”: è come l’altitude hold ma al contempo risponde anche agli input atmosferici. Se c'è vento da sinistra, il drone si opporrà al vento tendendo a mantenere la stessa posizione. A nostro avviso la migliore modalità per pilotare e per essere sicuri che il drone non vada per conto suo in presenza di raffiche di vento.

Modo “RTL”: in inglese RTL sta per “return to launch” e vuol dire ritorno a casa. Modalità di volo molto utile serve a recuperare il tuo drone quando non sai più dove si trova o se hai perso il contatto visivo con esso. Un solo imput e... voilà, il tuo drone torna a casa come Lassie.

Modo “land”: come dice la parola stessa, un valido modo per atterrare in totale sicurezza. Non ti senti ancora all’altezza di atterrare in manuale? Con un solo click il tuo drone assume il controllo ed atterra da solo. Comodo, facile, veloce ed intuitivo.

Qual è il valore aggiunto di volare con una di queste modalità?

Volando con queste modalità potrai non solo essere sicuro di riportare il tuo drone a casa sano e salvo ma, cosa molto importante, potrai effettuare riprese dall’alto in modo stabile e professionale.

Ti consiglio di provare i vantaggi di Drone Hunter, drone che incorpora non solo tutte le modalità di volo su dette, ma ne aggiunge altre per pilotare il drone in maniera ancora più intuitiva (in un prossimo articolo parleremo della modalità simple e super simple che rendono il pilotaggio ancora più confortevole).

Solo in questo modo tu potrai essere sicuro di portare a casa il tuo drone e i tuoi clienti di ricevere un servizio professionale dall’alto valore aggiunto!

Al prossimo volo!

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