Lavori noiosi, sporchi e pericolosi. Ma qualcuno li deve pur fare.

apr 15, 2014

3 motivi per cui alcune professioni non possono più fare a meno dei droni.

Il 2013 ha visto un boom di convegni e workshop negli istituti tecnici e nelle facoltà di ingegneria e architettura sull'utilizzo dei droni per fini professionali, auspicando una veloce regolamentazione per gli usi in campo civile. Da Ferrara a Palermo, ai poli di Milano e Torino, atenei e ordini di ingegneri e architetti hanno collaborato per scoprire e condividere le nuove frontiere della geomatica offerte da quadricotteri ed esacotteri. I motivi di questo fervore sono facili da individuare:

1 - Noiosi, sporchi, pericolosi.

Dal controverso retaggio militare, anche ai droni per uso civile o professionale resta l'ingrato ma utilissimo compito di poter svolgere a costi favorevoli (monetari e di tempo), lavori definiti dull, dirty, dangerous, legati al campo dell'architettura e dell'ingegneria. Tra questi lavori, come ben sanno i professionisti, rientrano i rilievi per la gestione e tutela dell'assetto territoriale delle infrastrutture e delle attività edificatorie, tutte attività importantissime, per nulla stupide ma ingrate perché molto scomode e talvolta pericolose per geometri, geologi, per gli studi tecnici comunali e per le imprese edili e di restauro, nonché per gli enti regionali e forestali.

2 - Piccoli ed economici.

In un periodo delicato non solo per l'economia in generale ma per il campo edilizio in particolare, all'abbattimento dei costi e delle tempistiche di lavoro si associano le necessità di offrire servizi concorrenziali e di alta tecnologia e qualità. Per questo non è più possibile ignorare o sottovalutare la funzionalità di uno strumento che permette di effettuare con esattezza millimetrica rilievi che richiedono sforzo non solo economico, ma anche di tempo e fisico.
Un esempio e interessante esperimento è stato fatto nel comune di Salemi:

http://www.youtube.com/watch?v=BhmodqOmv2k&feature=youtu.be

3- Sviluppo di applicazioni utili non solo per i tecnici

Questo video documenta il lavoro di 20 geometri che hanno rilevato sistematicamente, attraverso l'utilizzo di un drone, 106 unità immobiliari del centro storico della città, colpito dal terremoto del 1968, fino a realizzare un WebGIS. Si tratta di uno strumento molto utile per effettuare delle analisi e per consultazione da parte di chiunque abbia necessità di intervenire su sugli immobili di questa area: dall'Ufficio Tecnico Comunale al possibile acquirente di una casa o di un'area, dal tecnico progettista incaricato del progetto di recupero, all'impresa che deve eseguire i lavori di restauro.

E tu, conosci un geometra o un ingegnere alle prese con un drone? Ci racconti la sua esperienza?

See work from above.
See life from above.

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