Ritratti dall'alto: fai diventare volti come paesaggi

giu 12, 2014

Metodi per fare bellissimi ritratti... da una posizione privilegiata


Per fotografia aerea non si intende solo quella che ha i paesaggi come soggetto, bensì qualunque foto abbia un punto di inquadratura più alto rispetto all'occhio di un fotografo. Le potenzialità espressive sono notevoli anche quando il soggetto ripreso è umano; l'effetto immediato è un senso di graduale avvicinamento al soggetto ripreso, quasi di vertigine in caduta.

Vediamo insieme cosa serve sia da un punto di vista tecnico che creativo a un fotografo/a per fare dei bei ritratti dall'alto.


Capacità di attesa e di... trattativa

Sembra un paragone azzardato, ma ritrarre una persona dall'alto può essere come fare uno scatto ad un animale selvatico. Un esempio è questa bellissima e riuscitissima foto del fotografo Davide Marcesini, di una donna ripresa 'per caso ma non troppo' durante l'allestimento di un servizio fotografico in Marocco.

Il fotografo ha descritto come è avvenuto lo scatto: un passaggio casuale che lo ha colpito, la richiesta alla donna di guardare in alto ma, non soddisfatto, l'ulteriore richiesta di spostare lo sguardo altrove.

Questi tipi di lavori richiedono quindi molta pazienza, nonché fortuna, quindi anche una capacità di mediazione cooperazione tra modello/a e fotografi.

 

Capacità geometriche

Nella pittura fotografica realista di Lee Price, e nei suoi scatti di donne e cibo nella quotidianità, il setting ha la stessa importanza espressiva del soggetto femminile ripreso.  Il lavoro di colori, posizionamento degli oggetti, scelta dei costumi e persino il colore dei capelli delle modelle sono state componenti di una regia quasi filmica del suo ultimo progetto fotografico.
Ma anche per progetti in cui il setting è meno elaborato, il soggetto deve essere bilanciato con lo spazio intorno, che a sua volta deve valorizzare ma non distogliere l'attenzione. Per questo spesso si lavora con la messa a fuoco, per sfumare il più possibile lo sfondo, lasciando magari accentuati i colori dello stesso quando questi aiutano a valorizzare il primo piano.

 

Quando l'occhio ha la sua parte

Proprio lavorando sulla messa a fuoco, quello che resta in primo piano è il viso e soprattutto gli occhi, protagonisti indiscussi.
Quando gli occhi sono messi bene in primo piano con un giusto lavoro non solo di messa a fuoco ma anche e soprattutto di colori, lo scatto trasmetterà una maggiore emozione e l'idea di 'precipitare' negli occhi del soggetto.  Lo vediamo, ad esempio, in questo meravigliosi ritratto del fotografo Massimo Ursella. 

 

Che strumenti usare?

  • Come nel primo esempio, appostarsi su punti luce sopraelevati, scalinate e balconcini a pochi metri da terra, a seconda anche del proprio obiettivo e della portata del proprio zoom. La pazienza di aspettare il 'soggetto perfetto', raro e veloce come un animale selvatico, è l'arma fondamentale.
  • Un palo telescopico, come il Magic Pole è utilissimo per i set organizzati e per gli spazi in cui non si sono piani di appoggio sopraelevati (quindi il 90% delle location)
  • Assieme al palo telescopico, è utile anche un dispositivo per gli scatti a distanza, come Cam Ranger. Sarà così possibile controllare l'inquadratura e spostare il soggetto o i soggetti a seconda delle preferenze, senza 'acrobazie' del fotografo.

E tu, hai dei ritratti dall'alto che vorresti condividere coi noi?

See people from above.

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