Cos’è il transponder? Ecco una semplice spiegazione

set 14, 2020

Si tratta di una realtà sotto gli occhi di tutti: lo spazio aereo è sempre più costellato dai droni. Ma non è ancora tutto, perché nel futuro, non molto lontano, i cieli saranno sempre più affollati. Che si tratti di dispositivi utilizzati dalle forze dell’ordine, da Amazon, Zip Line o semplicemente dai professionisti della fotografia, fatto sta che ci saranno sempre più droni che voleranno sopra le nostre teste e ciò per rispondere ad una richiesta di servizi sempre maggiore.

I droni vengono usati infatti, come ben sappiamo, in tantissimi settori e lo saranno sempre di più negli anni a seguire.

Sono questi i dati che emergono dalle statistiche condotte di recente da ENAC, l’ente deputato al controllo e alla sicurezza nel settore dell’aviazione civile.

Quella di monitorare ampie zone è la prima necessità a cui i droni sono chiamati a rispondere e lo fanno con precisione e in tutta sicurezza.

Ma le cose sembrano andare sempre meglio ed ecco che oggi si parla, non a caso, di transponder per droni, la novità prevista da ENAC che rende la navigazione aerea ancora più sicura.

Ecco di cosa si tratta di preciso.

 

Trasponder droni: di cosa si tratta esattamente?

Si sente sempre più parlare di transponder per droni e a buon diritto verrebbe da dire.

Sì, perché ci troviamo in presenza di un dispositivo elettronico da istallare sugli aerei che trasmette un segnale codificato di identificazione mediante radar.

Viene emessa un’onda in una determinata direzione da un aereo e questa onda viene restituita all’antenna permettendo così di conoscere in maniera abbastanza fedele l’orientamento dell’aereo stesso. Semplicemente fantastico, oltre che di estrema importanza in termini di sicurezza, se si pensa che così funzionando i transponder per droni permetteranno di guidare tutti i veicoli all’interno dello stesso spazio aereo senza evitando che entrino in collisione. 

 

Cosa distingue i transponder droni dagli altri dispositivi più comuni

A differenza degli altri strumenti più comuni e noti che utilizzano la navigazione satellitare i transponder per droni, come sostiene anche l'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (AESA) sono in grado di trasmettere il follow-up periodicamente in maniera precisa e non modificabile.

La novità però è che oggi questi dispositivi di identificazione elettronica devono essere installati suqualsiasi drone, in modo da rendere possibile intercettare la posizione attraverso la navigazione satellitare e ricevere al tempo stesso - e costantemente - il segnale.

Questo perché tutti i droni devono garantire il controllo della distanza di sicurezza per evitare possibili impatti e scontri nello spazio aereo.

Sulla questione era stato emesso un apposito provvedimento - si tratta nello specifico di un regolamento europeo valido per i droni sopra i 249 grammi di peso - che, molto probabilmente a causa del Covid-19, verrà prorogato al 2021 con un emendamento ENAC che potrebbe oltretutto contenere altre modifiche. Il dispositivo per l’identificazione elettronica realizzato in Francia somiglia moltissimo a quanto sarà richiesto dal menzionato provvedimento, quindi non resta a noi italiani che prendere spunto.

Gli unici dispositivi dunque che possono circolare anche senza attestato ENAC sono quelli di peso pari o inferiore a 249 grammi. Non meraviglia dunque che siano i droni - e non solo - i più richiesti e gettonati tra tutti quelli oggi offerti in commercio. 

Tra questi il Mavic Mini, straordinario gioiello superleggero e veloce, adatto a tutti.

 

La regolamentazione della navigazione in spazio aereo dei droni si fa finalmente più rigida, nell’interesse di tutti. Era tempo in effetti di renderne migliore l’identificazione e la localizzazione in tutto il mondo.

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