3 trucchi per usare al meglio un palo telescopico per diversi tipi di scatto

mar 24, 2015

Abbiamo imparato che un palo telescopico è molto versatile e utilissimo in tantissimi campi del videomaking e della fotografia.
Preziosissimo per l'interior design, ma anche - ovviamente - per le panoramiche all'aria aperta. Tool sorprendente quando si tratta di fare fotografie wild life e ancora più sorprendente per ritratti particolarmente dinamici ed espressivi.

Ma ci sono diversi piccoli trucchi per tirar fuori il meglio dai tuoi scatti quando usi un palo telescopico per fare foto da angolazioni particolari. In questo articolo scegliamo in particolare 3 tipologie di setting tra quelle più idonee per gli scatti con il palo e daremo per ognuna di esse un piccolo consiglio o trucco per migliorare l'inquadratura e l'effetto finale.


#1 - Natura: la giusta postura

Iniziamo dallo specifico "wild life", ossia foto scattate alla natura selvaggia. Sappiamo che è uno specifico un po' diverso dalla semplice (si fa per dire) foto di un paesaggio incontaminato, perché nell'immagine wild devono essere presenti anche specie animali ritratte nello svolgimento delle loro attività comuni (ricerca del cibo, gioco, volo, lotta ecc.).
Non si tratta di uno specifico facile, perché richiede molta, moltissima pazienza e a volte anche il lavoro di un'intera giornata per salvare anche un solo scatto.

Il palo è statico, immobile, discreto. Per questo perfetto per il wild lifeCon un palo telescopico è possibile anzitutto posizionare la macchina fotografica ad un'altezza privilegiata, ma soprattutto, attraverso un dispositivo per il controllo remoto semplice e precisissimo come il Camranger, è possibile "attendere" in posizione e postura più ottimale e comoda rispetto all'attesa con l'occhio nel mirino, comodamente posizionati a distanza del palo e dell'obiettivo, con gli occhi in attesa del momento perfetto da immortalare.

Impostando scatti a ripetizione da questa prospettiva genericamente definita "bird's eye view"(punto di vista di un volatile), è possibile infatti ritrarre la fauna di terra da un'angolazione privilegiata ma anche il volo di uno stormo di uccelli.

 

#2 - Interni: la giusta inquadratura

Nelle foto di interior design, le immagini di insieme sono molto importanti ma anche le più complesse, perché devono avere un'inquadratura molto ampia, dare la giusta luce, includere in maniera esaustiva tutti gli oggetti e i mobili utili a comprendere l'insieme degli spazi.
Un comune grandangolo tende a deformare angoli e spazi e questo è deleterio quando il fine ultimo della foto è la presentazione di un arredamento o delle caratteristiche spaziali.

In realtà, con l’uso di un treppiedi regolabile o, ancor meglio, di un palo telescopico leggero e maneggevole, è possibile avere ottimi risultati per le inquadrature anche avendo a disposizione una semplice entry level e con l’obiettivo del kit, il 18-55 f 4-5,6 e impostando la fotocamera in manuale alla minima focale e alla massima apertura (f4) e gli ISO a 100 per ridurre al minimo il rumore.

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#3 - panoramiche: la giusta verticalità

Mentre per gli interni un palo non viene comunque quasi mai utilizzato al massimo dell'altezza (fatta eccezione di foto particolari nei loft o in case antiche con volte molto alte), le immagini panoramiche possono sfruttare al massimo il potenziale di estensione del nostro palo.

Se ad esso uniamo anche una semplice testa snodabile, potremo adoperare anche il massimo della verticalità dando un effetto 'picchiata', come se la foto fosse scattata da un drone o da un aliante in fase di atterraggio.

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E tu, che trucchi usi per adoperare al meglio il tuo palo telescopico?

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